Con l’arrivo della bella stagione, del sole e delle giornate più lunghe inevitabilmente, amici, coppie e famiglie iniziano a pianificare le vacanze estive.
Quando si esce la sera per mangiare un gelato e per trovare refrigerio dal caldo, agli angoli delle strade e ai tavolini dei bar iniziano ad aleggiare mete di ogni tipo, sud Italia, Sicilia, Sardegna, Grecia, Caraibi, Asia siamo tutti viaggiatori ed esploratori fin dalla notte dei tempi.
Nelle nostre fantasie, vuoi per le pubblicità in tv e per i giornali, tendiamo ad andare sempre un po’ tutti negli stessi posti tanto che, spesso capita senza saperlo che nel momento di relax assoluto, sotto l’ombrellone di una spiaggia Salentina, di sentirci chiamare con il nostro soprannome di bambini da un compaesano che è venuto nel tuo stesso posto senza saperlo.
Se non volete che succeda tutto questo e vi sentite esploratori veri, vi consiglio una terra bagnata dal Mare Adriatico, incontaminata e ospitale. Una meta che quando la comunicherete agli avventori del bar di paese che frequentate d’estate lascerà tutti un po’ sconcertati e stupiti, una meta che al vostro ritorno vi farà sembrare, agli occhi di chi si fa influenzare dagli stereotipi, il nuovo Cristoforo Colombo.
L'Albania.
Il “Paese delle aquile” si può raggiungere in tre diversi modi. In volo sono circa due ore dall’Italia, in nave i traghetti partono giornalmente da Ancona e Bari destinazione Durazzo, oppure se volete esplorare appieno il territorio via terra, in macchina.
Con la terza opzione attraverserete quasi tutta la Croazia e come tappa intermedia vi consiglio Spalato. Le strade in Croazia sono meravigliose e nuovissime la soluzione migliore però è fare l’autostrada interna e non la litoranea per arrivare a Spalato perché nei mesi estivi trovereste troppo traffico.
Se non l’avete mai vista questa città merita una mezza giornata perché il centro storico con il Palazzo di Diocleziano, il lungomare e la cattedrale di San Domio sono qualcosa di imperdibile. Anche un passaggio alla statua di bronzo di Gregorio di Nona con il suo “piedone” portafortuna è sempre consigliato.
Dalla Croazia dopo una notte di riposo potrete proseguire per l’Albania, per varcare il confine dovrete prima affrontare le dogane e le strade di Bosnia-Erzegovina e Montenegro. Dopo la Croazia le autostrade finiscono, quindi i tempi di percorrenza sono molto dilatati, vi godrete di sicuro di più il panorama e farete qualche coda per attraversare i confini, però non serve passaporto ma solo la carta d’identità. Altra cosa importante che vi segnalo e quella di fare la carta verde una volta entrati in Albania in un qualsiasi ufficio turistico perché non hanno la convenzione con nessuna assicurazione. Finalmente entrati nel “Paese delle aquile”, carretti trainati da cavalli affiancano le macchine, prevalentemente vecchie Mercedes, tanti tantissimi palazzi sono in fase di costruzione nel mezzo di una campagna verde e vasta dove spesso si scorgono i bunker che richiamano alla dittatura socialista finita nel 1992, pensate che in tutto il paese se ne contano 70.000.
La prima tappa albanese e Shkodra o Scutari, una delle città più antiche d’Europa. La storica fortezza di Rozafa, fondata dagli Illiri nel IV secolo a.C. regala una vista magnifica sul lago vicino, mentre una passeggiata per le vie di questa cittadina è un vero piacere per gli occhi grazie al recente restauro degli edifici della città vecchia. Dopo il terremoto del 1979, venne ricostruita e ora è la quinta città dell’Albania in ordine di grandezza. Vale la pena trascorrervi una notte per immergersi in un atmosfera piacevole e accogliente. Potrete iniziare già a gustare i piatti della cucina albanese, con 5/6 euro cenerete nella via pedonale centrale o con 2 euro assaggerete un ottimo kebab chiamato in albanese sufllaqe. In questa terra in fase di rinascita verrete colpiti dall’eleganza dei più anziani che indossano camice stiratissime e le donne il velo sulla testa.
Da Scutari il giorno seguente potrete raggiungere Tirana in quattro ore di macchina.
La capitale, giovane e intraprendente è il motore del cambiamento che sta contagiando il resto del paese.
Con oltre 100 cantieri aperti in centro città, nuove aree verdi, l’apertura pedonale dell’immensa Piazza Skanderberg, la trasformazione dell’antico bazar alimentare Pazari i Ri in una sorta di boqueria in miniatura, l’ex bunker antiatomico adattato in Burk’Art, un cantiere di mostre storiche sul periodo comunista ed esposizioni d’arte contemporanea, Tirana è una città interessante da vivere e da visitare. Le religioni convivono serenamente e in costruzione ci sono nuove moschee.
Potrete percorrere la Boulevard Deshmoret e Kombit partendo da Piazza Madre Teresa, all’ombra degli alberi si può ammirare il museo archeologico, il palazzo del congresso, la piramide, la galleria d’arte nazionale fino ad arrivare a Piazza Skanderberg per rinfrescarvi con le sue fontane.
Il quartiere Blloku è invece la zona più cool della capitale con locali, ristoranti e discoteche. Anche la zona della stazione centrale un tempo malfamata è in fase di ristrutturazione. Una capitale vivibile e ospitale assolutamente da non perdere alla quale vi consiglio di dedicare due notti in modo da visitare anche il Cimitero dei Martiri dove sono sepolti 900 partigiani della seconda guerra mondiale. La vista sulla città e sulle montagne lascia senza fiato come anche l’immensa statua di Madre Albania.
Visitata Tirana potrete intraprendere la strada verso il sud del paese e anche se vi consiglio di scegliere una base fissa per godere del mare, le visite ai tre siti patrimonio dell’Unesco non potrete di certo saltarle.
Durante la discesa in macchina per la prima tappa bastano due ore. Berat, con il fiume Osumi che scorre leggero alle pentirci delle montagne è soprannominata “la città dalle 1000 finestre”. Con un po’ di immaginazione, da queste parti ci si sente come dentro a un presepe.
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Da Berat vi consiglio di proseguire e passare la notte a Valona, cittadina di mare turistica, ma ancora un cantiere in evoluzione. Con questa tappa il giorno successivo impiegherete solo 4 ore a raggiungere l’estremo sud del paese. Sulla costa tra Saranda e Ksamil, troverete un mare meraviglioso. Se in spiaggia siete amanti di feste e aperitivi vi consiglio di cercare un appartamento proprio in queste due cittadine se invece, siete in cerca di pace, l’ideale è una piccola baia, “Heaven beach” con spiaggia, qualche camera e appartamento sul mare e un piccolo ristorante tutto a conduzione familiare dove alla sera il padre armato di fiocina si tuffa e va a procurare il pesce da servire alla griglia. Come vi dicevo, facendo base a sud potrete visitare altri due centri patrimonio dell’Unesco. Butrinto, per gli appassionati di archeologia ben preservato e posizionato in un paesaggio sospeso tra il mare e la fitta vegetazione. Il sito più importante dell’Albania catapulta i visitatori in un viaggio a ritroso nella storia tra le rovine delle civiltà ellenistica, romana, bizantina, veneziana e ottomana.
Ultimo sito patrimonio dell’Unesco che vi consiglio è Gjirokastra, raggiungibile in un’ora di macchina da Saranda. L’attrazione principale è il castello e al vostro rientro verso Saranda per un tuffo o un’ottima trota vi consiglio di visitare la Sorgente dell’Occhio Blu, un incantevole piscina naturale delle acque di un blu intenso.
Albania, vicina sulla mappa ma lontana nel tempo, sulla bocca di tutti ma sconosciuta, temuta e desiderata. Magnifica, ospitale ed economica.
PASSAPAROLA

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